Visto che essere arrivato a 15 anni senza aver mai vissuto l’esperienza del forasacco lo faceva sentire meno virile, qualche giorno fa Burton ha deciso che era arrivato il momento di porre rimedio a questa grave mancanza.
Stavamo beatamente passeggiando in campagna approfittando di una breve occhiata di sole tra un acquazzone e l’altro, quando ecco che il nostro prode cavaliere annusa in un punto e inizia a starnutire senza riuscire a fermarsi.
La mia mente in quel momento urla “forasacco” in mille lingue diverse.
E lì inizia una scena che definire tragicomica è riduttivo. Burton viene preso in braccio ancora starnutente (parola che non esiste ma rende l’idea) e si inizia tutti insieme a correre verso la macchina. Persino Acquolina, il famoso cane monomarcia, sente su di sé il pathos del momento e comincia a correre.
E bisogna correre davvero, perché il forasacco è infido: entra nel naso, nelle orecchie, negli occhi, nella bocca, negli spazi interdigitali, persino nel punto in cui la roba dovrebbe solo uscire e mai entrare, e una volta dentro si fa spazio e cammina, cammina, senza voltarsi indietro.
Tosse, starnuti (anche con fuoriuscita di muco e sangue), scrollamenti di testa, leccamenti convulsivi, etc. I sintomi variano a seconda della sede di ingresso.
Sì perché la conformazione del forasacco è studiata da madre natura in modo che si impianti nel terreno e lì vi faccia la sua dimora, per far crescere, l’anno successivo, altri maledetti piccoli forasacchini che a loro volta finiranno in ogni orifizio possibile dello sventurato cane di turno.
E quindi corriamo dal veterinario.
Cosa molto importante: nel frattempo Burton ha smesso di starnutire, forse perché si è abituato alla presenza del corpo estraneo e gli si è pure un po’ affezionato, o forse perché nel suo peregrinare all’interno del naso la spiga si è posizionata in un punto che non gli dà più eccessivamente fastidio. Ma non è il momento di abbassare la guardia. È davvero un caso più unico che raro che un cane riesca ad espellere autonomamente il forasacco.
Arriviamo dal veterinario al grido di “Il mio cane ha un forasacco nel naso!”. In sala d’attesa gli altri proprietari si aprono come le acque del Mar Morto al passaggio di Mosè, solo che le esternazioni che ci accompagnano sono del genere “Che sfiga!” e “Nooooo!”.
Il veterinario ci fa sapere che, grazie alla nostra tempestività, probabilmente il fetente (e non sto parlando di Burton anche se ne avrei da dire anche su di lui) non è andato eccessivamente in profondità e potrebbe bastare una leggera sedazione e una pinzetta per eliminarlo. Preghiamo sia così perché l’alternativa è l’anestesia generale con tecnico endoscopista e, mettendo un attimo da parte il salasso economico, c’è il rischio concreto che, vista l’età avanzata, il nonnino possa abbandonarci prematuramente.
Viene quindi sedato e crolla a peso morto sul tavolo del veterinario. In pochi secondi, con nostro estremo sollievo, il forasacco viene rimosso. Scongiurata la necessità dell’anestesia, rimane giusto il tempo di maledire quella piccola spiga prima di buttarla nella spazzatura e tornare a casa. Dopo mezz’ora Burton è già vispo come sempre, come se nulla fosse successo.
A noi resta la consapevolezza di sapere che, in questa particolare emergenza, la tempestività è davvero importante.
È importante sapere che i forasacchi diventano pericolosi quando sono secchi, durante la stagione estiva, e non nel pieno della loro vita di piccola verde spiga. Le aiuole e le campagne, purtroppo, ne sono piene, e spesso quando vengono tagliate le spighe vengono lasciate lì a seccare, con conseguente pericolo per i nostri cani.
Spighetta verde e innocua.
Spiga secca e subdola.
Comprendo molto bene…. oggi Nero è corso alla ricerca di un leprotto e non ho fatto in tempo a bloccarlo 🙄naturalmente è uscito pieno di spighe…. l’ho ispezionato da cima a fondo…. anche in quei posti😅… visto che uno nell’orecchio lo aveva già preso vorrei evitare un altra corsa in clinica. Sono una cosa allucinante e come dici tu ce ne sono una quantità esagerata…. dobbiamo stare più che attenti e incrociare le dita perché è un attimo….. e tanti umani, purtroppo, non sono a conoscenza di questi infimi forasacchi.
Brava Elena! Bisogna sempre ispezionarli molto bene perché non entrano solo in naso e orecchie (dove i sintomi sono più che evidenti) ma anche in altri posti dove lì per lì il cane potrebbe non presentare fastidio immediato.
Grazie mille per ricordare sempre cose importanti !
Grazie a te Carla! 🙂
Come apprendere cose estremamente utili facendosi quattro risate…
Grazie Elena!!!
Una volta che tutto si è risolto per il meglio è più semplice scherzarci su eheheh 🙂